Copertina del libretto. Archivio Puccini Museum.
Copertina del libretto. Archivio Puccini Museum.
Opera in un atto, primo pannello del Trittico, su libretto di Giuseppe Adami, dal dramma La houppelande di Didier Gold. Prima rappresentazione: New York, Metropolitan Opera House, 14 dicembre 1918.
Per lungo tempo Puccini pensa di comporre un’opera composta da tre atti unici. Vengono di volta in volta scartate alcune idee: da quella di riprendere le tre cantiche della Divina Commedia a quella di usare tre novelle di Maksim Gor’kij. La realizzazione definitiva viene poi raggiunta in fasi distinte.
È probabile che Puccini abbia assistito a Parigi, nel maggio 1912, al dramma La houppelande di Didier Gold, da cui ha tratto il primo pannello del Trittico. La composizione dell’opera avviene in due momenti distinti: nell’autunno del 1913 e poi, dopo un periodo di lavoro dedicato alla Rondine, tra l’ottobre 1915 e il novembre 1916. Per il libretto Puccini cerca in un primo tempo la collaborazione di Giovacchino Forzano, poi di Ferdinando Martini e infine di Giuseppe Adami. Completata l’opera, era necessario trovare un completamento per riempire la serata e in un primo tempo Puccini pensa ad accostarla a Le Villi. È con l’incontro con Giovacchino Forzano, autore dei libretti degli altri due pannelli, che Puccini realizza finalmente l’antico progetto.
Per la prima assoluta del Trittico viene scelta ancora la Metropolitan Opera House di New York. Puccini per la prima volta che non assiste al debutto di un suo lavoro, a causa della pericolosità di un viaggio transoceanico in periodo di guerra. L’accoglienza del pubblico e della critica è piuttosto tiepida, soprattutto per Il tabarro. La presenza delle tre opere del Trittico nel repertorio è da allora piuttosto sporadica. Per molto tempo si è preferito rappresentarle separatamente. Oggi l’orientamento prevalente è quello di rappresentarle insieme, in un’unica serata, così come le aveva pensate Puccini.