Chiatri – Massaciuccoli Villa Puccini, Chiatri Villa Puccini, Chiatri La villa di Chiatri fu la prima casa di proprietà di Puccini (senza considerare la casa natale di Lucca): nel dicembre 1898, dopo i successi di Manon Lescaut e La bohème, poté acquistare l’antica villa dei Samminiati, situata in una posizione stupenda e la fece ristrutturare completamente. Chiatri a quel tempo, – secondo il racconto di Dante Del Fiorentino, uno dei primi biografi pucciniani – contava non più che una dozzina di famiglie, 200 pecore, 10 mucche, una manciata di galline e una chiesa solitaria. Puccini investì energie e denari per la realizzazione di questa residenza, impresa resa ancora più impegnativa per l’assenza di una strada carrozzabile, per cui tutti i materiali da costruzione dovevano essere scaricati a Farneta e portati con animali da traino per circa 4 km di sentiero. Fino dal 1898 Puccini iniziò a fare pressioni sul Comune di Lucca perché venisse costruito un accesso carrabile. Nel 1906 sembrava che tutti gli ostacoli fossero stati rimossi, dopo che Puccini aveva addirittura dichiarato di essere disposto ad accollarsi gran parte dei costi. Per motivi sconosciuti, però, il progetto andò a monte all’ultimo momento e Puccini ne diede la responsabilità al sindaco Massimo Del Carlo, suo cognato. La strada sarà realizzata dopo la morte del compositore. Realizzata su progetto dell’ingegnere Giuseppe Puccinelli, la villa è costruita su una pianta regolare e presenta uno spiccato carattere toscano definito da un paramento in mattoni ‘a vista’ e caratterizzato da stilemi neoromanici nelle bifore con decorazione policroma che connotano il primo piano del prospetto principale. Il prospetto principale, caratterizzato da un disegno simmetrico, è introdotto da una piccola scalinata in marmo. L’interno della villa, qualificato da ampia sala di studio e da salotti per la conversazione, era arredato con mobili chiari e laccati, realizzati dalla ditta Berardi e Tedeschi, rinomati mobilieri fiorentini, in stile Liberty. L’edificio, circondato anche da ampio giardino, poteva costituire per Puccini un luogo di riposo e di pace, ideale per le sue battute di caccia, ma anche per il lavoro. In realtà Puccini vi passò sempre pochi giorni, tranne alcune settimane dell’estate 1908, durante le quali compose gran parte del I atto di Fanciulla del West. La villa fu venduta da Antonio Puccini nel 1943. Villa Ginori-Lisci, Massaciuccoli Villa Ginori-Lisci, Massaciuccoli Lo strettissimo rapporto tra Giacomo Puccini e il Lago di Massaciuccoli ha avuto inizio proprio a Massaciuccoli, probabilmente durante una gita con amici. Il suo successivo insediamento a Torre del Lago e la mai sopita passione per la caccia sul lago hanno avuto a che fare con il marchese Carlo Benedetto Ginori-Lisci, proprietario dal 1887 del lago e dei terreni circostanti. La villa Ginori-Lisci, in località «La Piaggetta», ristutturata sul finire dell’Ottocento, connota il suggestivo paesaggio con il rosso paramento e con i profili polilobati delle aperture in quello stile ‘toscano neogotico’ che fu così gradito a Puccini da sceglierlo per le ville di Chiatri e poi di Viareggio. La darsena della villa era naturalmente approdo ideale quando Puccini attraversava il lago e una volta, dopo un pauroso incidente d’auto, fu invece punto di partenza per un barcone che riportò il compositore a Torre del Lago. La villa fu molto frequentata dal compositore anche più avanti, soprattutto per l’affetto che lo legò a Bianca Maria, figlia di Carlo Benedetto, che aveva visto bambina e che riteneva una raffinata intenditrice di musica (spesso le chiedeva opinioni sulle sue nuove opere e non mancava di procurarle biglietti per i vari teatri).